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La religione in Armenia

L'Armenia fu la prima nazione ad adottare il Cristianesimo come religione di stato nel 301. Artefice del passaggio dall’Armenia pagana all’Armenia Cristiana fu san Gregorio L’Illuminatore, che riuscì,dopo diverse vicissitudini e lunghi anni di prigionia, a convrtire e battezzare il re armeno Tiridate III e la sua corte.

Circa il 95% degli armeni appartiene alla Chiesa Apostolica Armena, che professa un cristianesimo di tipo monofisita, orientale e non-calcedoniano.

La Chiesa armena si proclama autonoma ai primi del sec. V, sotto la giurisdizione di una specie di patriarca che prende il nome di catholicòs (arcivescovo che ha dei suffraganei). la sede centrale della Chiesa Apostolica Armena è la città di Echmiadzin, a ovest di Yerevan.

La Chiesa armena ortodossa risulta divisa fino ad oggi in quattro strutture autonome: il catholicòs di Etchmeadzin e quello di Sis; i patriarchi di Gerusalemme e di Costantinopoli. Tra essi l'unico elemento di interdipendenza è il riconoscimento del primato d'onore del catholicòs di Etchmiadzin.

Esistono poi piccole minoranze di protestanti evangelici, di cattolici (i quali fanno riferimento alla Chiesa armeno-cattolica, il cui centro spirituale è Bzoummar, in Libano) e di praticanti gli antichissimi culti tradizionali. Gli Yazidi, che vivono nella zona occidentale del paese, praticano una particolare religione nota come "yazidismo". I curdi e gli azeri che un tempo vivevano nel paese praticavano l'Islam; tuttavia molti di essi hanno abbandonato l'Armenia in seguito al conflitto con l'Azerbaijan.

La Chiesa Apostolica Armena
La Chiesa Apostolica Armena è la più antica Chiesa nazionale autocefala dell’Oriente.
La tradizione riferisce che nella seconda metà del primo secolo i santi apostoli Taddeo e Bartolomeo hanno predicato il cristianesimo in Armenia ed hanno fondato le prime comunità cristiane. A causa di queste attività entrambi gli apostoli sono stati martirizzati. Poiché questi apostoli, discepoli di Gesù Cristo, hanno portato il cristianesimo alla nazione armena, la Chiesa Armena è nominata Apostolica.

Il cristianesimo venne dichiarato religione di stato nel 303, dopo la conversione, nel 301, del sovrano arsacide Tiridate III a opera di Gregorio l’Illuminatore, che è considerato il primo patriarca della Chiesa armena. Da lui la Chiesa armena prende anche il nome di Chiesa gregoriana.

Secondo gli annali armeni del V secolo, San Gregorio ebbe una visione di Cristo che scendeva dal cielo e colpiva il suolo con un martello d'oro per mostrare il luogo dove sarebbe dovuta essere costruita la Cattedrale. Quindi il patriarca diede alla chiesa e alla città il nome di Echmiadzin, che significa "il luogo dove discese l'Unico Figlio".

Storicamente la chiesa armena è stata etichettata come monofisita poiché non ha aderito alle decisioni prese durante il Concilio di Calcedonia nel 451, che condannò il monofisismo ed al quale non partecipò nessun rappresentante della chiesa armena. Essa si separò definitivamente dalla Chiesa Cattolica nel 554 a seguito del secondo Concilio di Dvin nel quale si rigettarono le tesi duofisite del Concilio di Calcedonia. Insieme con quella etiopica monofisita essa stessa la Chiesa armena è la prima Chiesa nazionale cristiana della storia.

Fino al sec. XI la Chiesa armena era unita sotto un unico patriarca, il catholicòs di Etchmiadzìn, città santa degli Armeni. Nel 1441 gli armeni di Cilicia, dove si fondò nel 1073 il principato dell'Armenia Minore, in seguito a divisioni interne alla Chiesa armena, crearono un altro catholicosato, che è oggi in comunione spirituale con Etchmiadzin ma amministrativamente indipendente. Esso ebbe sede a Sis, in Cilicia, finché, a causa del genocidio, la presenza armena in Anatolia fu praticamente annientata. Da allora il catholicos di Cilicia risiede in Libano, ad Antélias.

Oltre ai catholicosati, esistono due patriarcati, dipendenti da Etchmiadzin: quello di Gerusalemme — d’origine medievale, che la tradizione pone in rapporto con un’investitura civile risalente addirittura a Maometto — e quello di Costantinopoli, fondato nel XVI secolo all’indomani della conquista ottomana.

Il catholicòs di Sis, fondato nel 1293 ha giurisdizione sopra gli Armeni del Libano, Siria e parse della diaspora. I1 patriarca di Gerusalemme ha giurisdizione sugli Armeni di Terra Santa e Giordania.

La sede centrale della Chiesa Apostolica Armena è la città di Echmiadzin, la città santa degli armeni. Il catholicos di Etchmiadzin è riconosciuto da tutti gli armeni come il capo spirituale della loro Chiesa. Attualmente il Catholicos di tutti gli Armeni è Karekin II. La sua residenza permanente è a Echmiadzin. Oltre alla Cattedrale con il seminario la città di Echmiadzin contiene due antichissime chiese di grande importanza: la chiesa di Santa Gayane, caratteristica per le sue proporzioni armoniose, costruita nel 630, la chiesa di Santa Ripsime, costruita nel 618 e sopravvissuta fino ai giorni nostri pressoché intatta.

Il clero armeno è composto da sacerdoti sposati e celibi. Fino a pochi decenni fa nella Chiesa armena apostolica vi erano ancora delle suore. Ora sono quasi del tutto scomparse, mentre ve ne sono tra gli armeni cattolici, che costiuiscono la comunità cristiana più numerosa dopo la Chiesa apostolica.

Oggi esistono molte congregazioni in diversi paesi del mondo: Stati Uniti, Francia, Russia, Libano, Siria, Canada, ed altri. Di particolare rilievo è la Chiesa Apostolica Armena in Iran dove gli Armeni rappresentano la maggior parte della minoranza etnica cristiana della regione.

C’è un detto che pienamente esprime tutta l’essenzialità di questa indissolubile unione: «Battezzandosi si diventa armeni». E la chiesa Armena si identificò nella vita del popolo a tal punto da non potersene separare e da condividerne il destino. Tanto che il popolo riconosce il Vangelo e la Chiesa quale padre e madre della nazione. Quando il popolo armeno ha perduto la sua indipendenza politica, la Chiesa è stata conosciuta come punto di riferimento e garante dell’identità nazionale. È per questa ragione che nell’autocoscienza degli Armeni, una parte fondamentale è occupata dalla fede religiosa. Il sentimento stesso di appartenenza alla nazione si confonde e in parte si identifica con la fede cristiana e con l’appartenenza alla Chiesa nazionale. 

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