Il monte AjdahakIl vecchio nome di Ajdahak è Gzldagh. E` la terza montagna più alta dell'Armenia, situata nella provincia di Gegharkunik. È la vetta più alta della catena montuosa di Geghama. La montagna è a forma di cono ed è d'altezza 3.598 metri. Dal lato nord della cima sorge il fiume di Gavaraget. L'ascensione verso Ajdahak è piuttosto dura. Da quell'altezza si può vedere i piccoli laghi naturali sulle cime di montagna. È una vista indescrivibile.
La montagna è un vulcano estinto con un territorio di 2 ettari ed è piuttosto profonda. Il ghiaccio sul lato ovest si scioglie molto tardi, questo significa che c’è ghiaccio quasi tutto l'anno. Esso si scioglie alla fine luglio o presto in agosto.
Sulle pendici inferiori di Ajdahak ci sono 10 pietre di drago. Queste sono pietre pagane che per gli armeni antichi hanno simboleggiato il dio dell'acqua a forma di un pesce.
Verso l'ovest vicino ad Ajdahak c’è il Paytasar (“montagna a ferro di cavallo "), che ottiene il suo nome dalla relativa figura. Sulle pendici inferiori di Paytasar c’è il mucchio trovato delle pietre nere, i petroglifi (immagini sulla roccia).
A sinistra di Ajdahak sulla parte superiore di una delle montagne c’è un altro lago naturale che viene denominato Kani Gyol. Durante gli anni sovietici c’era inoltre una stazione metereologica là.
Dalla cima di Ajdahak il mondo ha un'immagine completamente differente. È là dove ritenete il genere di vento che evoca le sensibilità insolite nella vostra anima e vi prepara a volare con esso. L’esaminate ed immaginate come il vulcano ha eruttato. Soltanto da quell'altezza uno può notare il lavoro perfetto della natura.
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