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Armenia Storia Il Regno Armeno di Cilicia

Il Regno Armeno di Cilicia

Conquistata nel 1071 dalle orde turche Selgiuchidi che devastarono tutta l'Armenia, una parte della nazione, con i regnanti a capo, emigrò in terra bizantina, installandosi tra le montagne del Tauro e della Cilicia.

Qui, sul golfo di Alessandretta del Mar Mediterraneo, venne fondato il regno di Cilicia (noto anche come Armenia Minor o Piccola Armenia)nel 1080 dalla dinastia Rupenide, un ramo collaterale della dinastia Bagratide che in tempi diversi salì sui troni di Armenia e Georgia.Il principe armeno, Ruben, fece Sis la capitale del regno.

Questo regno cristiano situato in mezzo a stati musulmani, ostile ai Bizantini, validamente d'appoggio ai crociati, e che intratteneva rapporti d'affari con le grandi città commerciali italiane, ebbe una tormentata esistenza di circa 300 anni. Pisani Genovesi e Veneziani stabilirono colonie a Laiazzo attraverso trattati con le Cilicia armena nel XIII secolo[3]. Marco Polo, per esempio, partì per il suo viaggio in Cina da Laiazzo nel 1271[3].

Durante il governo dei principi rupenidi sulla Cilicia, che frattanto era diventata così importate nel 1151, il capo della Chiesa armena trasferì la sua sede a Hromgla.

Alla fine dell'XI secolo, quando morì di Ruben nel 1095, esistevano diversi importanti principati armeni in Cilicia[8]: Lampron e Babaron, controllate fondatore dell'importante dinastia degli Hetumidi, il principato di Costantino I d'Armenia, il principato di Maraş, il principato di Melitene, il principato di Edessa.

Gli Hetumidi regnarono in Cilicia fino all’assassinio di Leone V nel 1341. Nonostante l’alleanza con il cristiano Regno di Cipro, Leone V non potè resistere agli attacchi dei Mamelucchi egiziani.

Nel 1341, suo cugino Guido di Lusignano divenne re. La casata dei Lusignano era di origine francese, ed aveva già dei possedimenti nell’area, l’Isola di Cipro. C’erano sempre state strette relazioni tra i Lusignano di Cipro e gli armeni.

Alla fine del XIV secolo la Cilicia venne invasa dai Mamelucchi, la caduta della capitale Sis nell'aprile 1375 sentenziò la fine del regno ed il suo ultimo sovrano, Leone VI poté avere salva la vita e fuggire in esilio a Parigi dove morì nel 1393 dopo aver inutilmente tentato di promuovere un’altra Crociata.

I Mamelucchi egiziani che avevano conquistato la Cilicia non furono in grado di mantenerne il possesso; tribù turche penetrarono nella regione e vi si stabilirono, anticipando la conquista della Cilicia da parte di Tamerlano. Di conseguenza 30.000 ricchi armeni lasciarono la Cilicia e si trasferirono a Cipro, che rimase sotto un governo francese fino al 1489. Solo gli armeni più umili rimasero in Cilicia, conservarondo così la presenza armena nella regione fino al Genocidio armeno del 1915.

Con la caduta del Regno Armeno di Cilicia per gli armeni si chiuse ogni prospettiva di libertà. Nel frattempo, dal Mille in poi un certo numero di armeni aveva lasciato la propria terra, già vittima delle aggressioni dei Turchi, e si era stabilito in Asia Minore, eleggendo un secondo Catholikos, residente ad Antelias. Nel frattempo, però, si era stabilita una doppia linea di catholikosato: il catholikos di Armenia, residente a Echmiadzin, e quello di Cilicia, residente ad Antelias, in Libano.

Così terminò l’ultima entità armena pienamente indipendente del Medioevo, dopo tre secoli di sovranità e prosperità, con il quale l' Armenia perse la propria indipendenza e per circa sei secoli fu sottoposta a dominazioni straniere.

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